Se versata in due o più
vasi diversi per forma e sezione, ma comunicanti tra loro, l'acqua si distribuirà
sempre in modo da raggiungere lo stesso livello in ciascuno di essi.
Questo fenomeno si definisce: principio
dei vasi comunicanti ed è stato sfruttato dall'uomo in varie applicazioni
come per i pozzi artesiani, gli acquedotti e i sifoni.
Un'eccezione all'importante principio dei vasi comunicanti è costituita dal
fenomeno della capillarità.
Possiamo spiegarlo meglio con un esperimento:
riempiendo una bacinella d'acqua ed immergendo due tubicini di diametro diverso,
vedremo che l'acqua sale in entrambi, ma l'innalzamento del livello dell'acqua
è maggiore nel tubo più stretto.
L'innalzamento del livello dell'acqua è tanto
maggiore quanto minore è il diametro del tubo.
Le molecole della parete del tubo attirano verso l'alto le molecole di acqua.
Questa proprietà è assai importante per la
vita delle piante.
A
causa della capillarità infatti l'acqua in un terreno tende a salire attraverso
i piccoli canali che dalle radici raggiungono le foglie della pianta.
Alcune piante, infatti, vengono bagnate immergendo il vaso che le contiene in
una bacinella d'acqua: l'acqua sale un po' alla volta attraverso il terreno
assicurando così alla pianta la giusta umidità.
Tutte le sostanze passano dallo stato liquido a quello solido o a quello
gassoso, e viceversa, per riscaldamento o raffreddamento. Anche l'acqua possiede
questa caratteristica ed è presente in natura in tutti e tre gli stati di
aggregazione.
In natura avviene un trasferimento continuo di acqua dalla superficie terrestre
all'aria e viceversa mediante naturali cambiamenti di stato che permettono il
riciclaggio costante dell'acqua.
Questo fenomeno detto ciclo dell'acqua
in natura avviene secondo tre fasi.
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