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L'ARNO
In quegli anni si era
sfruttato il fiume senza ritegno. L'edilizia, come del resto anche oggi,
costruiva utilizzando i sedimenti sabbiosi, che venivano tolti dal letto del
fiume e dalle sue sponde, le quali si indebolivano sempre più. Inoltre, le case
venivano costruite sempre più vicino ai margini e questo causava un
disboscamento selvaggio.
L'Arno ha un bacino idrografico di circa 8270 chilometri quadrati. Durante il
suo lungo percorso, si suddivide in sei sottobacini (il Casentino, la Val di
Chiana, il Valdarno Superiore, Medio e Inferiore e quello della Sieve) e
raccoglie le acque di alcuni serbatoi minori come la Sieve (che bagna il
Mugello), il Bisenzio, l'Ombrone Pistoiese, l'Elsa e il canale di scolo del
Padule di Fucecchio.
Le province interessate dal suo corso sono quelle di Arezzo, Firenze, Pistoia,
Lucca e Pisa.
Rive dell’Arno.
(L’alluvione 1966/1986 Vent’anni fa. Supplemento al Tirreno n° 260 del
4-11-1986).
Ponte
Vecchio.
(L’alluvione
1966/1986 Vent’anni fa. Supplemento al Tirreno n° 260 del 4-11-1986)
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