Inquinamento atmosferico


2-INQUINAMENTO ATMOSFERICO

PIOGGE ACIDE- con il termine piogge acide s'intende il processo di ricaduta dall'atmosfera di particelle, gas e precipitazioni acide. Se questa deposizione avviene sotto forma di piogge, neve, nebbie, rugiada, ecc. si parla di deposizione umida , in caso contrario si tratta di deposizione secca.. Questa è costituita essenzialmente dagli ossidi di zolfo ed ossidi d'azoto presenti nell'atmosfera sia per cause naturali che per effetto delle attività umane, questi gas e i particolari acidi che da loro si formano giungono al suolo appunto come deposizione secca. Per mezzo di meccanismi differenti (dimensione delle particelle, stato dell'aria, superficie ricevente ecc..) si producono i relativi acidi che si stratificano al suolo. Questi gas, quando entrano in contatto con l'acqua a livello atmosferico, originano gli acidi solforico e nitrico che causano l'acidificazione delle precipitazioni da cui deriva l'inquinamento di laghi e corsi d'acqua e conseguenti danni alla vegetazione. Anche i materiali da costruzione vengono danneggiati e conseguentemente viene compromesso il patrimonio culturale di ogni nazione (edifici, statue ecc.) E' importantissimo notare inoltre che i gas e i loro derivati (solfati e nitrati) contribuiscono ad un peggioramento della visibilità e attentano alla saluti pubblica.
EFFETTO SERRA- per effetto serra s'intende quel fenomeno che rende possibile la vita sulla terra come noi la conosciamo. I gas-serra (anidride carbonica, vapor acqueo, metano ecc.) consentono alle radiazioni solari di raggiungere la terra mentre ostacolano la dispersione, verso lo spazio, del calore riemesso comportandosi, quindi, come i vetri di una serra che favoriscono la regolazione ed il mantenimento della temperatura. Senza la presenza di questi gas, la temperatura terrestre sarebbe di circa 33°C più fredda. Il clima della Terra sembra destinato a cambiare a causa delle attività umane che modificano la composizione chimica dell'atmosfera. Le emissioni di gas-serra prodotto dalle attività umane causa un aumento della temperatura terrestre che modifica il clima, sia a livello planetario che locale. Con la Rivoluzione Industriale, l'aumento della popolazione, l'impiego dei combustibili fossili, la deforestazione, l'uomo ha determinato un cambiamento della composizione atmosferica. Gli esperti ritengono che la temperatura media del pianeta, dal 1861, sia aumentata di circa 0,6°C. Sulla base delle attuali emissioni di gas serra, si prevede un ulteriore aumento della temperature del pianeta tra 1,4 e 5,8°C tra il 1990 e il 2100. Tali cambiamenti avranno conseguenze estremamente significative in ordine alla salute dell'uomo e alla conservazione dell'ambiente, sono infatti a rischio : l'agricoltura, la disponibilità delle acque, la biodiversità, la domanda di energia e, di conseguenza, la stessa economia. La riduzione delle emissioni di gas serra nel prossimo futuro regolerà il riscaldamento terrestre per le generazioni che verranno, sarà necessario un coordinamento del controllo delle emissioni perché i progressi ottenuti in un settore non siano vanificati dallo scarso senso di responsabilità di altri. Si deve purtroppo constatare che, con le azioni intraprese fino ad ora a livello internazionale e locale non si sono raggiunti risultati significativi.
IL BUCO DELL'OZONO- L'ozono è un gas costituito da tre atomi di ossigeno (O
3) e costituisce una sorta di schermo alle radiazioni ultraviolette (raggi UV) provenienti dal sole e di per se pericolose. Nella stratosfera ce n'è una concentrazione relativamente alta, ma a causa di variazioni naturali, diminuisce nell'emisfero australe e più precisamente in prossimità del Polo Sud. Dalla metà degli anni settanta questa diminuzione si è accentuata e ha indotto la comunità scientifica a parlare di " buco dell'ozono". Di recente è stato anche individuato un assottigliamento della fascia d'ozono situata sopra il Polo Nord, in corrispondenza del mare Artico, ciò potrebbe causare un altro buco dalla parte opposta. Questo fatto costituisce un problema molto importante, infatti, una riduzione dell'effetto schermante dell'ozono determina l'aumento dei raggi UV che raggiungono la superficie della terra. L'eccessiva esposizione dell'uomo a questi trend temperatura terrestreraggi aumenta il rischio di cancro della pelle, poiché si verificano delle mutazione nel DNA dalla cellule epiteliali. I raggi ultravioletti inoltre possono inibire parzialmente la fotosintesi delle piante causando un rallentamento della crescita e, per le piante coltivate, una diminuzione dei raccolti. I raggi UV possono alterare il fitoplancton che è alla base della catena alimentare marina danneggiando l'ecosistema oceanico.



DESERTIFICAZIONE
E'la progressiva riduzione della capacità degli ecosistemi di consentire forme di vita vegetale e animale. Questo fenomeno, presente in ambienti aridi e subaridi, è causato dall'attività umana, (deforestazione ) e da cause naturali ( eruzioni vulcaniche, esondazioni limacciose, incendi ).La percezione dell'estendersi del fenomeno su scala planetaria, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, si è avvertita già dagli anni sessanta. L'allarme è stato lanciato nel 1977 dalla conferenza sulla desertificazione svoltasi a Nairobi e le sue cause sono state individuate nell'eccessivo sfruttamento delle aree a pascolo e delle terre marginali ad agricoltura asciutta, nel sovraccarico d'acqua e la salinizzazione dei terreni irrigui e dal disboscamento