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15 novembre 2005

I dati della ricerca dell'Università di Castel Sant'Angelo dell'Unla
Sei milioni di italiani sono analfabeti
Rappresentano il 12% della popolazione contro il 7,5% dei laureati. Italia fanalino di coda tra i fra i 30 Paesi più istruiti
ROMA - Sono quasi sei milioni, pari al 12% della popolazione, gli italiani totalmente analfabeti o senza alcun titolo di studio. È il dato più allarmante che emerge dalla ricerca «La Croce del Sud - arretratezza e squilibri educativi nell'Italia di oggi» condotta da Saverio Avveduto e pubblicata dall'Università di Castel Sant'Angelo dell'Unla dedicata all'analisi del sistema scuola-società nell'Italia dei nostri giorni.

I DATI - Basandosi sui dati Istat relativi al censimento del 2001, la ricerca mostra come i cittadini italiani, quanto a scolarità, formano una piramide appuntita: al vertice, 7,5% di laureati, pari a 4 milioni; subito sotto 25,85% degli italiani che hanno frequentato le scuole secondarie superiori; segue il 30,12% con il titolo di scuola media; mentre è pari al 36,52% la percentuale di italiani senza alcun titolo di studio o in possesso della sola licenza elementare: circa 20 milioni su 53 censiti.
In particolare nello studio i possessori della sola licenza elementare o della sola scuola media - titoli del tutto insufficienti a vivere e produrre nel mondo di oggi - vengono poi sommati alla platea degli analfabeti totali arrivando a calcolare in quasi 36 milioni (il 66% della popolazione) gli italiani che la ricerca definisce «ana-alfabeti» cioè del tutto analfabeti o appena alfabeti.

SITUAZIONE STAZIONARIA - Lo studio mostra inoltre come negli ultimi 10 anni la situazione non sia mutata di molto: lo stesso è rimasto il numero dei laureati con un aumento appena dell'1,19% degli italiani raggiunti dalla scuola. l'offerta educativa, secondo i relatori dello studio, è stata dunque sostanzialmente ferma.

RECORD NEGATIVO IN BASILICATA - Disaggregando i dati nazionali regione per regione, emergono situazioni preoccupanti: sono infatti nove le regioni italiane oltre il limite che gli studiosi considerano di allarme per popolazione senza titolo di studio, pari all'8%. La regione più analfabeta è la Basilicata, con il 13,8%, seguita dalla Calabria (13,2%), dal Molise (12,2%), dalla Sicilia (11,3%), dalla Puglia (10,8%), dall'Abruzzo (9,8%), dalla Campania (9,3%), dalla Sardegna (9,1%) e dall'Umbria con l'8,4%. Sorprendentemente, alcune di queste regioni hanno un alto tasso di laureati: la Calabria, per esempio, ha più laureati della Lombardia, del Piemonte, dell'Emilia Romagna e del Veneto.

CATANIA LA PIU' ANALFABETA D'ITALIA - Altra sorpresa, la distribuzione dei cosiddetti ana-alfabetì per grandi Comuni (oltre i 250 mila abitanti): Catania con l'8,4% è la grande città più analfabeta d'Italia seguita da Palermo (7,4), Bari (6,7) e Napoli (6,2).

ITALIA FANALINO DI CODA DEI PAESI PIU' ISTRUITI - La nostra collocazione internazionale fra i paesi più istruiti, prosegue la ricerca, ci vede al terz'ultimo posto tra 30 concorrenti: ci seguono solo il Portogallo e il Messico. Non solo, in base a dati Ocse che accertano il possesso di un titolo di istruzione superiore nella forza lavoro 25-64 anni, su 11 Paesi considerati il nostro Paese è all'ultimo posto per addetti alla produzione di merci e servizi in possesso di qualifica universitaria e oltre.

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