Alcuni cenni storici.


 



 Cenerentola è catalogata, secondo il Thompson, nei Successi del figlio minore, e questo gruppo è indicato come “ciclo di Cenerentola”, anche quando il protagonista è un giovane. E’ la più nota delle fiabe popolari ed è compreso sotto questo titolo anche lo sviluppo di Cap ò Rushes : questo genere di fiabe entrarono nelle raccolte del Basile e del Perrault ma hanno una  storia letteraria molto antica; esiste una buona versione letteraria cinese di Cenerentola, che risale al IX sec. d. C., e Cap ò Rushes è apparsa nella letteratura francese e italiana fin dal XVI sec. In Cenerentola la protagonista è vessata dalla matrigna e dalle sorellastre e il suo nome è sempre collegato alla cenere: Cenerentola, Cendrillon, Aschenputtel, Cinderella, ecc., nelle diverse versioni la ragazza riceve aiuto dalla madre morta, da un albero che cresce sulla tomba della madre, da un animale, da una fata madrina; alle volte l’animale soccorrevole viene ucciso e, al suo posto, sorge un albero che magicamente le fornisce bei vestiti. Nel Perrault balla per tre notti col principe, scappando prima che scocchi mezzanotte, altre volte il principe la vede in chiesa e poi, comunque la deve cercare. Non sempre viene identificata con la scarpetta: alle volte per un anello lasciato cadere nella tazza del re o cotto nel suo pane o con l’albero che si inchina davanti a lei, consentendole di cogliere le mele d’oro. Il particolare della scarpetta di vetro del Perrault non è così comune, nella maggior parte delle versioni esiste ma non è di vetro e esistono altri particolari invece assenti nel Perrault come l’aiuto della madre morta, che di solito si reincarna in un animale, gli abiti del sole, della luna e delle stelle, la protagonista fa la guardiana di tacchini. Solo in Europa, Cenerentola ha circa 500 versioni: sembra sia popolare in India e Indocina e nelle Filippine, nel Nordafrica, Sudan occidentale, Madagascar, isola Mauritius. In America è stata portata dai francesi nel Missouri, nel Canada e Martinica, da portoghesi e spagnoli è stata portata in Brasile e Cile.

  Marian Emily Roalfe Cox ha scritto la più vasta indagine mai fatta su questa fiaba, Cinderella (1893) e ha trovato  che le fiabe di questo ciclo e la fiaba apparentata di Cap ò Rushes si sono influenzate l’una con l’altra. In Cap ò Rushes la protagonista scappa di casa o viene scacciata dal padre, che vorrebbe sposarla: può accadere come a Cordelia, in Re Lear , che non risponda all’attesa del padre quando questi le chiede quanto lo ami; la fanciulla risponde che il suo amore è come il sale, mentre le altre sorelle rispondono come lo zucchero. In queste storie la protagonista dimostra al padre quanto sia maggiore il valore del sale allo zucchero. Moltissime sono le varianti e gli aspetti che la protagonista assume, così come la fuga: alle volte c’è la triplice fuga del principe e anche il riconoscimento varia tra la perdita della pantofolina o scarpetta di cristallo o un anello da trovare nel cibo o in una bevanda. Lo studio della Cox dimostra che, nonostante le varianti, non si è mai alterata la trama essenziale: comunque la fiaba ha goduto di estrema popolarità perché tutte le raccolte letterarie importanti la contengono. Esiste una storia di un Cenerentolo maschio, Il ritorno del figliol prodigo , dove il minore di tre fratelli è uno spendaccione ma furbo. Va all’estero come soldato e, imbrogliando, si fa mandare del denaro dal padre: però sposa una principessa; vestito miseramente, va a trovare la famiglia e i fratelli lo trattano male, ma arriva la principessa che svergogna i fratelli gelosi. E’ una storia diffusa nei paesi baltici e Danimarca, ma si trova anche tra gli indiani Micmac e i francesi del Missouri, il che vuol dire che fu portata in America dai francesi: nel Missouri è stata fusa con Il giovane che voleva imparare cos’è la paura.         

 

Cenerentola, illustrazioni di Hiroaki Ikeda, Le più belle fiabe di Perrault/ Mondatori, 1989.