Pescia



Pescia

 

Pescia capoluogo di comune (62 mt. s.l.m.)


Il comune di Pescia si estende su un vasto territorio che comprende ben nove frazioni: Aramo, Castellare, Castelvecchio, Collodi, Fibbialla, Medicina, Pietrabuona, Pontito, San Quirico, Sorana, Stiappa, Vellano, Veneri.


Dall'ultimo trentennio del XI secolo Pescia è già citata su alcuni documenti notarili per la sua pieve e il mercatale, i due centri più importanti del comune. Importante centro della Valdinievole già dall'età Carolingia, Pescia rafforzò il suo ruolo politico sociale già dalla fine del XII secolo quando affrancata dal potere imperiale, si costituì libero comune insieme a Lucca, la cittadina per tutto il XII e buona parte del XIII secolo fu assai prosperosa. Per Pescia il 1281 fu un'anno tragico, perché ribellandosi al volere di Lucca il Vicario Imperiale la mise a ferro e fuoco e saccheggiata. A causa della posizione strategica dei suoi borghi, Pescia ebbe alterne vicende che interessarono gran parte del suo territorio nella continua guerra fra Guelfi e Ghibellini che opponevano le città di: Pisa, Lucca, e Firenze. Dopo la distruzione subita nel 1281 Pescia fu piano piano ricostruita, rimanendo sotto l'influenza di Lucca. Dopo la morte di Castruccio Castracani avvenuta nel 1328, Pescia ebbe una sua breve autonomia formando insieme con: Uzzano, Vellano, Collodi, Monsummano, Buggiano, Pietrabuona, Montecatini, Buggiano, la lega dei comuni della Valdinievole, dove entrò in via definitiva nel 1329 nell'orbita Fiorentina. Con la salita dei Medici al potere il legame fra Pescia e Firenze si accrebbe e la città fu un rifiorire di palazzi e sedi religiose che dall'ora rese caratteristico il centro urbano. Per voler di Cosimo III nel 1699 Pescia fu elevata a città nobile la quale divenne nel 1726 sede vescovile. Terminato l'assillo delle guerre, Pescia ebbe un notevole sviluppo economico. Intorno alla metà del cinquecento si sviluppò l'industria della seta e della carta. Oggi Pescia, lasciato alle spalle un suo passato industriale, fonda la sua propria autonomia economica sul florovivaismo, la quale specializzazione della sua floricoltura trova riscontro nell'importante manifestazione promozionale della biennale del fiore.


Collodi (125 mt. s.l.m.) antico borgo posto sul fianco della collina conosciuto da tutti per essere il paese di Pinocchio e del suo creatore Carlo Lorenzini (1826-1890) che, pur essendo nato a Firenze trascorse parte della sua infanzia a Collodi paese natale di sua madre e dove prese il suo pseudonimo.
La pianta del piccolo borgo medievale con le sue strette vie sale fino alla Pieve di San Bartolomeo, il cui campanile in origine era una torre di guardia ancora oggi ben riconoscibile, la Pieve al suo interno conserva alcune opere di pregio tra cui due opere in legno che raffigurano la Madonna con Bambino e San Bartolomeo ambedue del XV secolo.


Pietrabuona (125 mt. s.l.m.) che fino al 1775 il castello fu comune autonomo, domina dalla sua altezza la valle sottostante con il fiume Pescia. Pietrabuona sede di diverse industrie cartarie sono
vanto di un illustre passato industriale. Delle antiche strutture medioevali, sono ben riconoscibili i pochi resti rimasti delle fortificazioni. Nel paese che si è sviluppato in basso, viene ospitato il Centro della lavorazione della carta e la sua documentazione sugli antichi sistemi della produzione della carta.
Medicina (537 mt. s.l.m.) il castello e l'antica pieve nota dal 988 consacrata ai Santi Sisto e Martino, dominano dall'alto l'abitato. L'antica porta ed i pochi resti della cinta muraria fanno da testimoni di un passato di aspre contese fra le città di Lucca e Firenze. Nella notte del 31 Luglio del 1530 per poche ore ospitò, prima della famosa battaglia di Gavinana, il condottiero Francesco Ferrucci. Nel XV secolo con lavori di ampliamento del già esistente oratorio di San Rocco fu costruita la chiesa sostituendola con l'antica pieve dalla cui prese il nome, si erge su tutto l'abitato il campanile della chiesa di San Martino e San Sisto un tempo torre di guardia. Al suo interno la chiesa custodisce un pregevole fonte battesimale del cinquecento ed una Madonna con Bambino in legno del quattrocento.


Fibbialla (424 mt. s.l.m.) situata in una posizione panoramica sulla valle del fiume Pescia vi sorge l'antico castello noto già dal X secolo. La chiesa di San Michele attorno alla quale è sorto il paese segna l'entrata al castello (le cui fortificazioni sono andate ormai tutte distrutte), all'interno della chiesa (per altro ad una sola navata) ci sono alcune tele di un certo interesse, una scultura della Vergine Annunziata del quattrocento ed un altare in marmo colorato del 1783.


San Quirico (529 mt. s.l.m.) posto in una valle detta Valleriana le cui origini del nome sono ancora sconosciute, anche se alcuni pensano che derivi dal nome degli abitanti che in passato avevano occupato il territorio, il cui popolo erano gli Ariani da qui " Valle di Ariani " mentre studi più recenti si rifanno ad un fundus romano chiamato" fundus arianus "chiamato poi nel medioevo " castrum " tesi avvalorata per alcuni reperti trovati sul posto (pietre stradali dell'epoca e vari reperti in ceramica del I secolo a.c.) che fanno pensare alla sede di un antico
accampamento romano. Le prime notizie sicure di San Quirico le abbiamo dall'anno 980 allorché il Vescovo di Lucca Gherardo Primo " allivella i beni della Ecclesia San Quirici de Arriano". A causa di pestilenze e carestie avvenute nell'anno 1304 la popolazione di San Quirico fu decimata (notizie dell'epoca dicono che non rimase in vita non più di venti abitanti) i Savi di Lucca stabilirono per decreto agevolazioni e sconti di pene a chiunque avesse ripopolato il paese. Nel 1338 con il concordato di Venezia San Quirico passò sotto Lucca mentre Vellano, Sorana, Castelvecchio rimasero a Firenze. Del paese di San Quirico è da ricordare che erano abili fonditori (arte che avevano appreso sin dal medioevo) di campane ed erano molto apprezzati per la loro capacità in tutta la penisola. Un fatto molto triste accadde nell'Agosto del 44, quando per rappresaglia per l'uccisione di due soldati tedeschi, furono uccisi venti abitanti del luogo e buona parte delle case del paese fu rasa al suolo.


Stiappa (627 mt. s.l.m.) costruita alle pendici del monte Battifolle ha segnato per secoli il confine fra il Ducato di Lucca ed il Granducato di Toscana, la sua posizione elevata ed la sua struttura urbanistica rivela le sue origini medievali. La chiesa in stile romanico dedicata a Santa Maria Assunta ha all'interno una tela che raffigura Santa Maria Assunta (della metà del 1700) ed un bel coro.


Pontito (749 mt. s.l.m.) costruito vicino la sorgente del fiume Pescia era già noto dal IX secolo come feudo del Vescovato di Lucca. Il paese costruito con aspetto "piramidale" con al vertice la chiesa dei Santi Andrea e Lucia, chiesa in stile romanico divisa in tre navate, conserva all'interno arredi sacri ed un fonte battesimale di notevole interesse.


Castelvecchio (420 mt. s.l.m.) antico borgo di origini medievali con le sue suggestive vie che salgono fino alla chiesa di San Giovanni Battista, dove all'interno conserva degli arredi della pieve di " SanTommaso" un antico e significativo edificio romanico della Valdinievole, detta pieve era già nota sino dal IX secolo. Chiesa a tre navate con una cripta con volte a crociera, all'esterno il campanile è posto sul retro e si discosta dalla chiesa.


Sorana (405 mt. s.l.m.) il borgo costruito ai piedi del monte Petritulo prende il nome dalla rocca (oggi sono visibili pochi resti) situata in posizione elevata sulla vallata detta " Sovrana " per la sua particolare posizione di dominio della vallata. Il Borgo a pianta " ellittica", ha al suo vertice una piazza con una chiesa consacrata ai Santi Pietro e Paolo, l'interno ad un sola navata conserva degli arredi sacri di pregio. Sorana è anche conosciuta per la produzione dei suoi particolari legumi dal delicato sapore, ambiti ed apprezzati da tutti i buongustai."i famosi fagioli di Sorana"


Vellano (480 mt. s.l.m.) importante località di villeggiatura è anche capoluogo della"Svizzera Pesciatina". Situata in una posizione panoramica sulla valle del fiume Pescia, la
cui pieve era già nota dal X secolo. Durante il medioevo Vellano fu sempre coinvolta in duri scontri, il più grave fatto accaduto fu nel 1281 dove portò alla distruzione della fortificazione del castello, il motivo della contesa tra i lucchesi di parte Guelfa ed Ghibellini di Pescia fu dovuto perché Vellano aveva ospitato alcuni pesciatini della fazione Ghibellina. Nel passato fu feudo della famiglia Garzoni ed ospitò nel 1366 Coluccio Salutati dove scrisse quegli statuti che hanno stabilito per diverso tempo la sua autonomia. La pieve di San Martino e Sisto unita un tempo ad una antica Abbazia Benedettina, è costruita fuori delle mura, all'interno vi sono delle opere pregevoli tra cui due sculture in legno dei Santi Ansano e Martino del quattrocento di stile lucchese ed un bellissimo crocefisso del trecento.
La prima persona che coniò la parola "Svizzera Pesciatina" è stato l'economista e storico Giancarlo Sismondi in ricordo della Svizzera suo paese natale per la conformazione geografica, con le sue colline, ed i borghi e i suoi castelli di origini medievali, che si estendono verso nord, e che molto gli ricordavano il suo paese di origine.
A circa un chilometro da Pescia salendo una ripida strada collinare troviamo un bellissimo edificio è il convento francescano di Colleviti fondato nel 1496, questo è un imponente edificio rinascimentale la cui chiesa dedicata a San Ludovico custodisce fra le altre opere una tela del pittore fiorentino " Santi di Tito" raffigurante la Pietà.
Dei brevi cenni storici su villa Garzoni e il parco di Pinocchio: dove anticamente sorgeva il castello Garzoni tra il 1633 a il 1652 venne costruita la villa in un bellissimo stile barocco la cui particolarità oltre alla bellezza dell'edificio, sta nelle sue stanze che sono tappezzate tutte in maniera diversa una dall'altra. Un particolare ricordo va alla camera "rossa" dove sembra abbia alloggiato Napoleone Bonaparte, l'immensa cucina dove i nonni di Carlo Lorenzini lavorarono e dove trascorse gran parte della sua infanzia. L'annesso parco costruito insieme alla villa fu arricchito in tempi successivi dai giuochi d'acqua e le varie statue che possiamo vedere tuttora. Il Parco di Pinocchio conosciuto da grandi e piccini fu inaugurato per la prima parte nel 1956 e portato allo stato attuale ne
l 1972. Le varie figure che lo compongono sono di vari artisti così di seguito elencati: Pinocchio con la Fata "scultore Emilio Greco", Piazzetta con i Mosaici "scultore Venturino Venturi con gli architetti Baldi e De Luigi", il paese dei Balocchi "architetti Pietro Porcinai e Marco Zanuso", le ventuno statue che occupano il parco costruite in acciaio e bronzo sono dello "scultore Pietro Consagra". Un ricordo particolare va all'iniziativa del docente universitario e sindaco di Pescia: Rolando Anzillotti che nel 1951 volendo onorare il celebre capolavoro di Carlo Lorenzini al suo settantesimo anniversario della sua prima uscita del libro le "Avventure di Pinocchio"indisse un concorso dove parteciparono i più insigni artisti per la realizzazione del monumento a Pinocchio, ponendo così la prima pietra dell'attuale parco.
Varie scuole di pensiero si sono formate sul toponimo "Pescia" e con i suoi derivati come" Pescina Pesciaiola" ed altri nomi, ma quella più accreditata è la parola "Pehhia" (si pronuncia grosso
modo Pechia) parola d'origini Longobarda del V secolo che indicava i vari fiumiciattoli e rii che scorrevano nella zona.

  
Torre dell'orologio e panorama della città (vista dal sentiero che porta a Santa Margherita)



Particolare del torrente



Pescia Convento di Colleviti