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LA BIENNALE DEI FIORI E DELLE PIANTE
Per Pescia la floricoltura è particolarmente importante visto che nel Secondo dopoguerra assunse la qualifica di " Valle dei Fiori".
Accenni di storia da ricordi di un vecchio floricoltore
L'inizio della coltivazione dei fiori risale agli anni 22-23 (circa). In quegl'anni i fiori venivano portati dai produttori direttamente alle ditte che stabilivano i prezzi. La coltivazione "industriale" dei fiori ebbe inizio intorno al 1920 estendendosi dapprima negli anni 30 con la vendita dei fiori nella odierna P.za Mazzini, (sotto l'attuale palazzo del Comune) con pochi prodotti (circa 10 - 12 tipologie). I fiori venivano acquistati da 2 - 3 ditte (domanda-offerta) di Pescia e da qualche fiorista di zone limitrofe. Successivamente dopo 2 - 3 anni, vista l'importanza dell'attività, i responsabili del Comune decisero di spostare "il mercato" nell'attuale P.za del Grano sotto i loggiati (ancora visibili e dove attualmente si effettua il sabato mattina il mercato ortofrutticolo). L'inizio della vendita veniva annunciato dal sig. Pellicci con l'alzata della bandiera italiana che avveniva alle ore 9; la vendita durava allora circa un'ora. Con la decisione poi di attuare la costruzione di una tettoia e di un piano leggermente rialzato (fino ad allora il mercato avveniva solamente d'estate) la vendita dei fiori fu spostata al vecchio cinema Garibaldi. Nel 51 - 52, venne costruito il Mercato dei fiori e nel 1953 fu istituita la prima mostra del fiore. Nel 54 la seconda e cosi via; il mercato venne chiamato per la sua particolare forma: "Una Vela" . Durante la biennale venivano premiati i floricoltori che avevano creato nuove varietà con l'allora tecnica non meccanica dell'impollinazione acquistata con anni e anni di prove. Oggi la vendita comprende un vasto territorio che va da Pistoia alla Versilia e che sviluppa un fronte di circa 70 km La città adesso ha una forte economia basata sulla floricoltura ed il vivaismo olivicolo ed è una grande esportatrice di piante e fiori recisi prodotti dalle sue innumerevoli aziende. Il Comicent, il centro di commercializzazione dei fiori e delle piante di Pescia, rappresenta la più grande concentrazione della produzione dell'Italia centro-meridionale; il nuovo centro è stato aperto nel dicembre 1988. La "Prima mostra dei fiori" secondo alcuni scritti si ebbe nel lontano 1953 allestita in quello che oggi è chiamato "Vecchio Mercato dei Fiori". La mostra è saltata solo un anno, ma dal 1956 la manifestazione si è svolta regolarmente ogni 2 anni con durata settimanale. Dalla quinta edizione svoltasi nel 1960 la manifestazione ha acquistato il nome attuale di Biennale del Fiore. Il mercato di Pescia tratta ogni anno circa 100 milioni di garofani, 50 milioni di gladioli, 17 milioni di rose, 40 milioni di crisantemi, 5 milioni di tulipani e milioni di altre qualità di fiori per un valore che si aggira sui 90.000.000 milioni di Euro. Oggi nella mostra ci sono 12.000 mq dedicati al vivaismo, 10.000 mq di fronde e fiori recisi e piante fiorite in vaso, 50.000 steli di fiori e fronde recisi, 4.000 mq di tappeto erboso, 8000 mq di settore commerciale e 16.000 mq di percorso coperto. Oltre alla produzione ed alla commercializzazione del fiore reciso la cosa che caratterizza l'agricoltura pesciatina è l'olivicoltura. La coltura degli olivi basata sul sistema dell'innesto è l'attività che ha contribuito a far conoscere Pescia in tutto il bacino deL Mediterraneo. I vivai di Pescia non trovano riscontro in nessun altro Paese olivicolo.
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